Kodak e le sue correzioni di strategia. di Fabiano Avancini


Ho comprato alla fine del 1998 una delle prime Kodak dcs 520 arrivate in Italia, facevo parte del drg-kodak(software developers group) ai quali ho scritto qualche mail sollevando iproblemi che potevo incontrare sul campo,suggerendo possibili modifiche al firmware (interfaccia macchina) e host software (interfaccia computer). L'ho pagata doversi milioni di lire; esattamente due anni dopo ne ho comprata un'altra pagandola meno della meta'. L'acquistai per sostituire al volo la prima che dopo circa 150 mila scatti si e' fermata, nulla da fare: bc, battery control.
Inchiodata. Mandata a riparare, pagando la riparazione parecchio. La seconda, dopo circa lo stesso numero di scatti,nei mesi scorsi s'e' fermata anche lei.Tanto che ho malignamente pensato che fosse un trik (scherzo) fatto dalla casa: mettere una stringa di linguaggio macchina a limitatarne la vita, qualcosa tipo: if_%150m_bc, credo non sia una cosa difficile. Un'informazione leggera, da 7 byte, composta da10 lettere che ti inchiodano la macchina in bc.
Ora e' rotta e rimane cosi, non ho intenzione di pagare un'eventuale riparazione che, vista la precedente, mi costerebbe quanto una macchina "nuova" della concorrenza.
Ora venderei volentieri le 2 dcs, sono obsolete rispetto ad altre,  ma chi ha il coraggio di proporle, tolto l'ammortamento, al prezzo pagato? Pagare care le macchine appena uscite, per permettere lo sviluppo della tecnologia a Kodak, e' stato evidentemente inutile. Ricevere come feedback l'informazione che il 21% dei dipendenti sono stati"tagliati" non e' un bene. E' una triste fregatura. Non credo acquistero' piu' nulla del digitale Kodak.
Relativamente alle pellicole Kodak: personalmente in studio e fuori preferisco Fuji, mi pare di non essere il solo. Non ho tempo di "sperimentare" tutto il processo di output tipografico per l'introduzone di una nuova pellicola, modificando le mie luci, cercando laboratori che siano specializzati, e specialmente provvisti (logistico) di eventuali prodotti etc. Non ne ho voglia.Uso solo bianco e nero di Kodak in pellicola, saltuariamente.
Mi spiacerebbe (piu' per principio) smettessero di produrre la tri-x pan (la 320iso, ma gia' in 35mm e' introvabile). Questo visto da fotografo "professionista".
Dal lato consumer: e' buffo ma reale veder fallire l'idea del "print-network" (basato su java2d?) che oggi si chiama "easyshare"credo.

http://www.kodak.com/eknec/PageQuerier.jhtml?pq-path=167&pq-locale=en_US
http://www.kodak.com/eknec/PageQuerier.jhtml?pq-path=568&pq-locale=en_US
L' idea di inviare via e-mail codici o link a foto digitali inserite in un megaserver nel web per farle stampare dai circuiti proprietari (i negozianti che prima acquistavano i minilab/pro) e' una cosa simpatica ma si evince che e' una strategia per mantenere un dominio che e' gia' stato attaccato su piu' fronti da altri produttori di tecnologia simile, io la chiamo deriva tecnologica: cercar di mantenere un controllo, dominio, in piu' settori quando per tecnologia, economia, tempo e individualismo e' piu' logico sostituire tutto con sistemi piu' leggeri, economicamente, logisticamente ed ecologicamente. Stampare in casa con prodotti consumer: stampanti a sublimazione economiche con cartucce riciclate per esempio. Dando eventualmente al consumer l'opportunita' di sfruttare tutte le evoluzioni di un'altro sistema attualmente in fermento economico: il logistico. Questo sempre che colui al quale devo spedire le foto non abbia fatto lo stesso ragionamento di stamparsi le immagini da solo a casa, altrimenti rimane la possibilita' di spedirle via e-mail.
Canon si muove meglio, proprio su questo campo. Fino a quando sara' permesso. Il network e' basato sulla e-mail,possibilita' di condivisione "testa a testa", infatti i virus piu' diffusi vanno a colpire proprio i server e gli utenti di posta. Non ci sono virus che possano precludere la possibilita' di navigare in http, quindi di rimanere passivo fruitore di un media caldo (Mcluhan), vulnerabile a tecniche push; ci sono virus mirati che tendono "sfiancare" l'uso della posta personale.
Io stesso ho perso i messaggi della posta di parecchi mesi, hanno capito che quello e' il potere del media usato attivamente.
Ora, o Kodak trova il modo di inserire il loro software "mobile", per le foto dal telefonino, nell'hardware di qualcuno, come ha fatto o fara' Microsoft con Nokia, o dovranno fronteggiare una realta' piu' veloce di loro. Ma fortunatamente per loro sembra se ne siano accorti, forse tardi (press release del 08/01/04): http://www.kodak.com/US/en/corp/pressReleases/pr20040108-03.shtml
Hanno vinto i produttori di macchine e non quelli di beni di consumo, e' un mercato troppo veloce per permettere a mastodonti (minilab)
industriali di competere con piccole devices mobili(stampanti),
intelligenti che risolvano diversi problemi alla bisogna.
E' comunicazione ambientale e logistico da strutturare in maniera diversa, forse. Non credo la Kodak potra' piu' ripetere l'exploit della brownie fatto a inizio secolo: http://www.kodak.com/US/en/corp/features/brownieCam/
Potrebbero farlo con queste: http://www.kodak.com/eknec/PageQuerier.jhtml?pq-path=453&pq-locale=en_US
ma l'elemento discriminante e' il prezzo e la necessita' di dominio industriale che detrmina i comportamenti di aziende quali Kodak. Oggi devono produrre un telefonino-fotocamera (hardware) AL PREZZO DEL PANE con un CCD all'altezza d'uso delle loro immagini includendo il softvare del network "easyshare" interfacciabile con linux; accettando l'utilita' dell'open source etc; ovvero trovare alleanze strategiche con produttori di telefoni per mantenere il dominio commerciale o gli conviene fare solo tri-x pan.
I concorrenti non ne hanno. Mi scuso per l'abbozzo superficiale di uno scenario estremamente complesso.