Amedeo Vergani ci ha lasciato

  • nota: foto fornita dalla famiglia Vergani

Oggi è un giorno molto triste per tutti noi: ci ha lasciato Amedeo Vergani, fotogiornalista, presidente del gruppo di specializzazione GSGIV dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti e collega con il quale abbiamo portato avanti tante battaglie sul fronte del riconoscimento e della valorizzazione della nostra professione.

Qualcuno lo conosceva da pochi anni, molti di noi da tanto tempo.

Le parole giuste per un evento tragico come questo spesso non si trovano. Io sono andato a cercarle e le ho trovate nella mia posta elettronica di dieci anni fa. Era il marzo 2000 e scrivevo collettivamente ad un gruppo di una trentina di fotogiornalisti, colleghi di tante battaglie per l’avanzamento delle sorti del fotogiornalismo in Italia. Quelle parole, contenute nella mail che vi copio qui sotto, credo, valgono ancor di più oggi, dopo dieci anni.

Grazie, Amedeo, di cuore, per tutto quello che hai fatto. Ci mancherai.

E, non temere, faremo di tutto per continuare a portare avanti le "nostre" comuni battaglie. Anche se senza di te sarà molto, molto più difficile.

Marco Capovilla
Fotografia & Informazione

I funerali sono previsti per martedì 4 maggio alle 14,30. Il corteo partirà dalla casa di Amedeo Vergani a Merone (CO) in via S. Girolamo Emiliani, 6, e raggiungerà la parrocchia locale. La cerimonia funebre comincerà alle 15.

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Mail del 3 marzo 2000

Cari amici fotografi,

le persone che, nella nostra professione come in altre, si dedicano in modo volontario e non retribuito alla difesa degli interessi collettivi, e non solo del proprio personale orticello, sono rare.
Ciascuna di esse decide lucidamente di sacrificare parte del proprio tempo per pensare o fare il bene comune.
Una di queste persone è Amedeo, che da oltre tre anni segue con passione e competenza nel sindacato i nostri destini di giornalisti liberi professionisti. Amedeo è una delle pochissime persone, se non l'unica, che attualmente si sta profondamente impegnando affinché alla precarissima situazione dei fotogiornalisti venga restituita dignità, sia dentro al sindacato sia fuori, nel mondo del lavoro.
Al lavoro gratuito che Amedeo sta facendo per tutti noi vorrei che rispondessimo con il minimo che le norme di convivenza civile ci suggeriscono: un ringraziamento. Vorrei che lo faceste tutti: basta qualche click sulla tastiera dei vostri computer.
Se poi, oltre alla parola GRAZIE vorrete fargli pervenire suggerimenti, critiche e altro, sono certo che lui non si dispiacerà affatto: ha bisogno di sentire la nostra voce, per non avere l'impressione di combattere da solo.
Grazie, Amedeo.