La guerra in Iraq sulle TV inglesi

La British Broadcasting Corporation (BBC) ha reso noti i risultati di uno studio su 1500 servizi giornalistici trasmessi dagli inviati delle televisioni inglesi sulla guerra in Iraq. I dati più significativi della ricerca rivelano che la stragrande maggioranza dei servizi partivano da presupposti favorevoli alla guerra. Ad esempio, anche senza essere apertamente schierati a favore della guerra come i servizi delle TV americane, in nove pezzi su dieci si dava per scontato il possesso delle armi di distruzione di massa da parte degli iracheni.
Gli inviati embedded – pur avendo la capacità di essere obbiettivi - hanno fornito una copertura della guerra evitando di mandare in onda immagini troppo crude o violente e le loro analisi si sono limitate al chi vince e chi perde con pochi riferimenti al quadro totale e prendendo sempre per buone le dichiarazioni ufficiali delle forze della coalizione. Alcuni servizi sembravano più un film di guerra che un pezzo giornalistico. Il pubblico inglese ha visto una guerra ripulita.
L’opinione personale di Mark Damazer - vice direttore della BBC News - è che lo stile di questi servizi televisi “sia un disservizio alla democrazia”.
Matt Wells, Embedded reporters “sanitised” the Iraq war, Guardian 6 nov. 2003
Carlo Cerchioli