Nel febbraio del 1990, vent’anni fa, nasceva Photoshop, nella sua versione 1.0. Pochi immaginavano, a quell’epoca, che sarebbe diventato in poco tempo il software di fotoritocco più diffuso nel mondo professionale e il più conosciuto e citato in generale anche nel mondo amatoriale.
In vent’anni si sono susseguite undici successive versioni, la più recente denominata CS4.
Photoshop, è stato detto, ha permesso a tutti di realizzare in pochissimo tempo - e meglio - ciò che solo alcuni specialisti riuscivano già a fare in camera oscura, pur impiegando molto tempo.
Questa affermazione è vera ma è anche molto parziale.
Photoshop ha infatti letteralmente cambiato il nostro approccio alla fotografia.
Ha cambiato il modo di lavorare dei fotografi.
Ha cambiato perfino il modo di vedere il mondo, e non solo da parte dei fotografi.
Per verificare queste ipotesi e tentare di declinarne il significato a seconda degli ambiti lavorativi e le esperienze che ciascun fotografo porta con sé, abbiamo chiesto a un gruppo di colleghi di scriverci le loro riflessioni in merito, a partire dalla propria storia professionale.
Le pubblicheremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, invitandovi, se vi intriga e vi appassiona l’argomento, a farci sentire anche la vostra voce, scrivendoci .
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