Isabella Balena

Ci Resta il Nome

....La seconda Guerra Mondiale ha centuplicato i luoghi del ricordo, cambiando molto spesso il rito stesso. In luoghi in genere decentrati, ma molto spesso segnalati da indicazioni stradali, in mezzo all'erba tenuta rasata, spuntano bianche le piccole lapidi: sono tutte uguali, ma hanno ognuna il nome del caduto, la sua data di nascita e di morte,il suo grado militare, quasi sempre il simbolo della sua religione. Per i suoi morti, la seconda guerra mondiale ha reso possibile per la prima volta un censimento visivo e una forma di democrazia, anche se postuma: il cuoco è vicino all'artigliere, il tenente al caporale, il riservista laureato giace accanto al manovale, la stella di David è incisa nel marmo con la stessa intensità della croce: nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono fotografie dei defunti, solo il loro nome. Enrico Deaglio

Isabella Balena ha raccontato tutto questo, andando a visitare gli innumerevoli cimiteri, sacrari, luoghi simbolici sparsi in tutta Italia, rendendo un grande servizio alla memoria in generale ed un omaggio in particolare a tutti quelli che hanno combattuto e sono morti per la liberazione del nostro paese