David Randall

Il giornalista quasi perfetto

Il giornalista quasi perfetto di David Randall, non è un libro di fotografia, e di fotografie non se ne parla quasi ma è un ottimo prontuario della professione giornalistica facilmente comprensibile anche dai non addetti e ai lavori.
Randall è caporedattore del quotidiano inglese Indipendent e responsabile dell’edizione on Sunday ma non parla - come si potrebbe immaginare - del giornalismo inglese perchè sostiene che non esistono giornalismi nazionali, orientali o occidentali: “ci sono solo il giornalismo buono e quello cattivo”. Randall illustra i principi e da consigli utili per svolgere al meglio la professione. Con tutte le polemiche e accuse che sono rivolte all'informazione, potrebbe sembrare il libro dei sogni ma tutto è talmente calato nella pratica quotidiana con numerosi esempi e consigli pratici che risulta ampiamente dimostrato come il buon giornalismo esista e sia esercitabile.
I consigli sono semplici - quasi pedanti tanto a volte sono elementari - e spaziano dal dove cercare notizie in Internet, a come gestire le fonti di informazione, come fare un intervista, come usare i dati statistici con chiarezza, o come scrivere l’attacco di un articolo. Anche il sempre difficile discorso sull’etica della professione non è presentato come un astratto enunciato ma è contestualizzato nella realtà del mercato dei media e del lavoro redazionale. Per una volta l’etica appare realmente perseguibile.
Leggere quali sono i principi a cui fa rifermento il buon giornalismo fornisce indirettamente gli strumenti per poter affrontare criticamente la lettura, l'ascolto e la visione delle notizie. E questo serve non soltanto ai professionisti dei media ma anche al comune cittadino che potrà scoprire, con minimo sforzo, fino a che punto il suo giornale o tg preferito gli fornisce una corretta ed esauriente informazione.