Nell’annus horribilis dell’editoria italiana, esce per Gremese, collana Media Manuali, un utile manualetto sulla professione di photo editor. L’autore, il fotogiornalista e photo editor Leonello Bertolucci, affronta nel testo tutti i temi fondamentali, ma in maniera efficace e veloce, senza mai risultare pedante. Con poco sforzo chiunque può addentrarsi e scoprire le basi della professione di photo editor e comprendere qual è la sequenza di decisioni, attività, tecnologie e professionalità che portano una foto sulle pagine dei giornali. Ricco di esempi concreti, il libro discute il significato delle immagini sui giornali, affermandone il carattere informativo e documentario e quindi giornalistico. Bertolucci affronta, senza imbarazzi né settarismi, anche l’uso delle foto-illustrazioni e delle illustrazioni tout-court, consapevole che un photo editor dovrà sempre più maneggiare media diversi, dalla fotografia still al video, alle illustrazioni, alle grafiche. Nel testo si sottolineano le diverse competenze e attitudini che un photo editor dovrebbe possedere: cultura generale, curiosità e interesse per l’informazione; professionalità giornalistica; conoscenza della cultura e delle tecnologie della fotografia e della trasmissione e del trattamento delle immagini; capacità di lavorare in squadra e confrontarsi con direttori, fotografi, giornalisti, agenzie; conoscenza del mercato e del proprio prodotto; qualche nozione base sul diritto d’autore. Vista la complessità e la vastità delle competenze richieste, il libro offre indicazioni rispetto ai percorsi formativi e professionali esistenti in Italia. In coda sono affrontati rapidamente i temi relativi alla comparsa sulla scena dei citizen journalists.
L’editoria italiana affronta un passaggio cruciale. Soffre in particolare la carta stampata, che vede la contemporanea riduzione degli introiti pubblicitari e un forte calo del numero di lettori. Molti quotidiani, soprattutto Repubblica (con il nuovo interessante esperimento dell’Huffington Post), Corriere della Sera e Sole 24 Ore, hanno da tempo intrapreso con successo la strada della multimedialità, con siti web ricchi e prodotti per tablet e smartphone efficaci e interessanti. Da questo punto di vista, escluse pochissime eccezioni, i periodici italiani sono rimasti al palo. Fedeli alla carta stampata ora non sanno più come reagire. E cosa fare. Si rincorrono da mesi voci incontrollate sulla sorte dei periodici RCS e Mondadori. A breve Scott Jovane presenterà il nuovo Piano Industriale RCS. L’ipotesi più probabile è che saranno lacrime e sangue. La situazione di Grüner und Jahr è nota, come pure la chiusura di Velvet. Probabilmente alla fine di questo percorso di trasformazione il panorama dell’editoria italiana sarà molto cambiato, e mentre nasceranno nuove professionalità altre andranno a morire. A essere futurologi, si potrebbe ipotizzare che il trattamento delle immagini non sarà più appannaggio esclusivo di figure professionali circoscritte (photo editor e ricercatori iconografici), ma, sotto il controllo di una regia centrale sarà diffuso un po’ in tutta la redazione, costringendo anche chi non se ne è mai interessato a curarsi delle immagini e del loro significato e utilizzo. Per costoro, il manuale di Leonello Bertolucci costituisce senza dubbio un’ottima base di partenza.
recensione a cura di: Federico Della Bella