Fotogiornalisti nel mondo

Brad Clift, fotoreporter dell'Hartford Courant, è agli arresti domiciliari a Nyala città del Darfur (Sudan), senza che motivazioni ufficiali siano state addotte per la sua detenzione. Clift ha dichiarato di essere stato arrestato ingiustamente per aver tentato di riprendere delle persone all'interno di un campo profughi. Ufficiali dell'U.S. State Department hanno confermato la notizia aggiungendo che Clift è in stato di fermo presso la U.S. Agency for International Development a Nyala in attesa di essere interrogato da ufficiali Sudanesi.
Alcuni fotoreporter presenti in Darfur hanno dichiarato che per i giornalisti è impossibile documentare la crisi della regione senza avere importanti contatti che possono intervenire in loro aiuto in caso di necessità.

Il 58enne fotogiornalista Julio Augusto Garcia Romero, collaboratore dell'agenzia cilena La Bocina, è morto il 19 Aprile a Quito in Ecuador dopo aver inalato gas lacrimogeno utilizzato dalla polizia per disperdere i manifestanti che protestavano contro il presidente Lucio Gutiérrez.

Il cameraman Saleh Ibrahim, collaboratore dell'Associated Press Television News, è stato ucciso il 23 Aprile a Mosul in Iraq durante una sparatoria, nello stesso incidente il fratello Mohammed Ibrahim, fotogiornalista collaboratore di AP, è stato ferito gravemente ma si è salvato.

Le due morti portano a 13 il numero dei giornalisti uccisi nel 2005.

PDN